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L’Orchestra Giovanile della Svizzera Italiana incontra la Scuola cantonale di commercio

30.04.2025 – Martedì primo aprile l’Orchestra Giovanile della Svizzera Italiana, composta dagli allievi del Pre-College del Conservatorio della Svizzera italiana, ha tenuto un concerto presso la Scuola cantonale di commercio di Bellinzona. 

Oltre un’ora di concerto, in cui i giovani musicisti dell’Orchestra Giovanile della Svizzera Italiana (OGSI), fiore all’occhiello del Dipartimento Pre-College del Conservatorio della Svizzera italiana, si sono esibiti diretti da Yuram Ruiz, accompagnando le soliste della Scuola universitaria di Musica. Tra un brano e l’altro (il programma comprendeva un divertimento ed una scelta di arie dal Don Giovanni e da Le nozze di Figaro di W. A. Mozart, su libretto di Lorenzo Da Ponte), gli allievi della 4J hanno letto dei testi preparati durante le lezioni di italiano del prof. Morinini. 

È Massimo Zicari, professore associato di ricerca in pedagogia musicale al Conservatorio della Svizzera Italiana, a spiegarci le ragioni di queste scelte. 

Come è stato selezionato il programma musicale per questo concerto?

“Il programma è nato dalla discussione con i colleghi e dalla disponibilità dell’orchestra: abbiamo utilizzato il repertorio che stavano già preparando, cercando di identificare alcuni temi che potessero prestarsi ad una discussione in classe.“

Qual è l’importanza di questa musica per lei personalmente e per la cultura contemporanea?

“Il mio rapporto con questo repertorio è di grandissimo affetto poiché sono opere con le quali sono cresciuto. Per la cultura occidentale questi brani sono dei veri e propri punti di riferimento. Mozart ha segnato un’epoca e nonostante siano passati oltre due secoli, in tutto il mondo il pubblico accorre ancora oggi ad ascoltare le sue opere.”

Ci può dare qualche dettaglio su una di queste opere?

“Le arie di Don Giovanni sono particolarmente intense, come quella di Donna Elvira "Ah, chi mi dice mai". Donna Elvira è la donna tradita che ha amato Don Giovanni, il quale in realtà è un seduttore che colleziona le donne. Lei invece è tutto l’opposto: è l'emblema della donna fedele e innamorata. Per i temi che trattano, queste opere stimolano la riflessione sul limite tra seduzione e abuso, sul tradimento, sulla morale comune, sui rapporti tra uomo e donna nella società occidentale.”

Allieve e allievi della 4J hanno in effetti sottolineato il tema dell’abuso nel rapporto tra uomo e donna. Il pubblico, attento e partecipe, era molto numeroso. I musicisti e le soliste, nonostante la loro giovane età, hanno dimostrato grande professionalità. Abbiamo rivolto qualche domanda a due di loro, Mattia e Valentina. 

Qual è il vostro strumento e da quanto tempo lo suonate?

Mattia: “Il mio strumento è la viola, che studio da dieci anni.”

Valentina: Studio da tredici anni il violoncello.”

Qual è il vostro impegno quotidiano? 

Mattia: “Mi esercito per tre ore al giorno, in media.”

Valentina: “Riesco a dedicare un’oretta circa quotidianamente.”

Visto l’impegno richiesto, chiediamo se è difficile conciliare lo studio musicale con gli altri impegni privati e scolastici. Entrambi ci rispondono che è possibile riuscire a equilibrare tutto, grazie alla passione che li guida e li accompagna.

(interviste a cura della 2M)