Discipline didattiche
Revisione
Le informazioni riportate in questa pagina fanno riferimento al piano degli studi attualmente in fase di revisione.
Lingue
Le discipline del settore lingue hanno come oggetto di studio da un lato la rispettiva lingua nelle sue funzioni comunicative e nei suoi aspetti strutturali, dall'altro la relativa produzione letteraria e, più in generale, la cultura di cui sono espressione.
Attraverso l'affinamento delle competenze ricettive ed espressive, le discipline linguistiche mirano a far maturare negli allievi le capacità logico-argomentative e critiche necessarie allo sviluppo cognitivo.
L'italiano si colloca nel settore quale materia centrale dell'apprendimento linguistico e della formazione culturale, e costituisce il patrimonio di conoscenze e competenze.
Le capacità di riflessione metalinguistica e la conoscenza delle strutture della lingua materna rappresentano un aspetto fondamentale delle competenze dell’allievo e quindi una base necessaria per l'apprendimento delle lingue seconde.
L'apprendimento delle lingue seconde è a sua volta un arricchimento culturale e personale per l'allievo, particolarmente importante nella realtà plurilinguistica contemporanea.
Riconoscendosi in queste premesse, le diverse discipline del settore contribuiscono in modo differenziato, a seconda delle loro specificità e del livello di competenze linguistiche, a condurre l'allievo al raggiungimento degli obiettivi.
Teoria, strumenti e pratiche della comunicazione
Obiettivo generale della materia comunicazione è preparare gli studenti a comunicare in maniera adeguata ed efficace nell’ambito di situazioni che si presentano tipicamente nelle attività professionali del settore terziario e nel proseguimento degli studi.
Il percorso formativo contempla da un lato lo sviluppo della loro capacità di porsi di fronte agli altri e di gestire le relazioni interpersonali e dall’altro l’acquisizione delle conoscenze e competenze necessarie all’utilizzo adeguato delle tecnologie impiegate nella gestione delle informazioni e della comunicazione.
Nei tre anni di corso base, gli studenti vengono progressivamente accompagnati nella conoscenza sempre più approfondita del fenomeno comunicativo, analizzato in una prospettiva multidisciplinare, e nell’acquisizione delle abilità necessarie all’analisi e alla produzione di atti comunicativi vieppiù complessi e articolati.
In questo contesto un occhio di riguardo viene pure dato alla comunicazione visiva, con un corso semestrale specifico di grafica proposto nel corso del primo anno.
Pratica aziendale
I cambiamenti registrati nel processo di transizione alle società postindustriali, caratterizzate da sistemi produttivi fortemente incentrati su organizzazioni che fanno della conoscenza il principale elemento propulsore, richiedono alla scuola indispensabili adeguamenti nell’offerta formativa.
Nel nostro tempo il lavoro riveste un ruolo centrale per il funzionamento della vita sociale; una scuola moderna e dinamica è chiamata in misura crescente a saperne coglierne la dialettica, il valore, i limiti, le peculiarità, le evoluzioni.
Disattendere questi compiti significa esporre l’istituzione al rischio di accompagnare i giovani nell’approdo alla società deprivati dei necessari strumenti di decodifica della realtà e di integrazione e di affermazione nel mondo del lavoro, situazione quest’ultima che si proporrà agli studenti della nostra scuola immediatamente dopo la fine dei quattro anni di studio o successivamente, come naturale appendice ad un ulteriore segmento formativo.
La posta in gioco che si propone a un istituto che mira a una solida formazione generale di tipo liceale e a una qualificata preparazione in ambito professionale, è costituita dall’abilità nel costruire saperi attorno ai quali sviluppare, promuovere e valorizzare capacità e atteggiamenti adeguati ai nuovi e fluidi paradigmi di competenza e professionalità richiesti dal mondo della produzione, ma anche di fondamentale importanza per affrontare, con accresciute possibilità di successo, ordini di formazione superiori. Si tratta quindi di lavorare alla definizione di una professionalità emancipata da ogni forma di addestramento o di acquisizione meramente strumentale ed esecutiva di tecniche, che sappia invece declinare conoscenze generali e specializzate (è questa una delle caratteristiche intrinseche alle nuove forme produttive), che includa competenze attuative costantemente più complesse e sofisticate, capacità nel saper affrontare l’evoluzione continua delle tecniche che sorreggono l’organizzazione e l’esecuzione del lavoro, ma anche competenze trasversali che richiamano le dimensioni comunicative, sociali e relazionali.
Documentazione
Matematica e scienze sperimentali
Lo studio della matematica e delle scienze naturali ha fra i suoi obiettivi quello di garantire una solida formazione di livello medio superiore, promuovendo lab comprensione delle idee fondamentali della scienza.
Al termine del percorso lo studente avrà acquisito quelle conoscenze e quel metodo che gli consentiranno di assumere un atteggiamento scientifico e responsabile nei confronti dell'ambiente in cui vive.
È auspicabile che l’insegnamento si avvalga di approcci metodologici diversi.
Documentazione
Scienze umane ed economiche
Il settore delle scienze umane ed economiche raggruppa le seguenti discipline: diritto, economia aziendale, economia politica, geografia, storia e il progetto interdisciplinare.
Le scienze umane ed economiche rivolgono la loro attenzione al divenire di uomini e società. Le importanti trasformazioni in atto richiedono che la formazione dell’allievo contribuisca a farne un cittadino consapevole della realtà odierna, partecipe della responsabilità comune e in grado di contribuirvi con competenza.
Le discipline del settore avviano anzitutto l’allievo all’acquisizione di strumenti per una conoscenza “scientifica” delle società umane: si occupano dei meccanismi di riproduzione e di mutamento delle società, delle relazioni delle società con l’ambiente, della soddisfazione dei bisogni, di culture, valori e ideologie, dell’articolazione tra potere, società e gestione.
Le scienze umane ed economiche contribuiscono all’attività svolta nelle altre aree disciplinari, mettendo a disposizione di tutte le discipline un insieme di conoscenze sui valori, sul funzionamento e sui sistemi di relazione propri delle società umane, in modo tale da collocare i problemi in un adeguato contesto storico, sociale e ambientale, entro una visione globale.
Documentazione
Educazione fisica
L'educazione fisica, promuovendo situazioni nelle quali l'allievo sperimenta e ricerca attraverso attività corporee e fisiche, si occupa del movimento, delle motivazioni, delle emozioni, delle strategie motorie e della presa di decisioni che accompagnano le azioni motorie.
Con il movimento, il gioco e, in generale, l'attività fisica, lo studente prende coscienza del fatto che il coinvolgimento nell'azione motoria non è solo fisico ma trovano espressione nelle altre dimensioni dell'essere umano.
La palestra, i campi sportivi, le attività fuori sede, costituiscono luoghi che privilegiano soprattutto la relazione con i compagni e con l'ambiente circostante.
Grazie a questa particolarità della materia l'allievo, attraverso un processo di ricerca-azione nei confronti di sé stesso, dell'altro e dell'ambiente, è spronato a prendere maggiore consapevolezza:
- di quanto contribuisce alla realizzazione di un gesto fisico o tecnico (conoscenze);
- di competenze e metodi per attualizzare un gesto o per poterlo trasferire (capacità);
- di atteggiamenti e comportamenti in sintonia con lo spirito dell'attività ed il rispetto delle relazioni umane ed ambientali (atteggiamenti).
L'elaborazione e l'approfondimento di capacità e conoscenze sono fondamentali nel processo formativo ma assumono, nell'educazione fisica, un ruolo funzionale. Il fine ultimo delle proposte mira all'evoluzione degli atteggiamenti dell'individuo (saper essere). Lo stare bene, stare con gli altri, divertirsi, sfogarsi, giocare, conoscere e conoscersi, rispettare e rispettarsi, stimare e stimarsi sono solo alcuni dei valori fondamentali e delle necessità che l'educazione fisica promuove e che fanno parte di ogni vita umana, non soltanto fisica e che mettono in movimento un'evoluzione delle conoscenze, delle capacità e, soprattutto, degli atteggiamenti.
Documentazione
Insegnamento religioso
Insegnamento religioso cattolico
L'insegnamento religioso cattolico fa proprie le finalità e le modalità degli studi liceali così come sono indicate nel PQS: "L'insegnamento della religione sviluppa nello studente la comprensione dei fenomeni religiosi, dei loro valori e delle loro categorie interpretative, in quanto dimensioni essenziali dell'uomo nella sua vita individuale, interpersonale e sociale.
Esso attualizza e commenta le tradizioni e le istituzioni religiose che determinano la cultura occidentale.
Esso indica allo studente in maniera critica qual è l'apporto della religione e della fede cristiana per risolvere i problemi che i sistemi di valori e di norme pongono nella vita personale e sociale", fornendo il suo contributo originale in spirito di collaborazione con le altre discipline.
Questo insegnamento è fondato sulla Convenzione del 1993 stipulata tra lo Stato del Cantone Ticino, la Chiesa cattolica e la Chiesa evangelica e viene impartito nel rispetto della Costituzione federale, segnatamente nello spirito dell'articolo 15.
Insegnamento religioso evangelico
Il corso di religione evangelica intende offrire ai giovani gli strumenti critici affinché possano orientarsi nella comprensione e nella valutazione del fenomeno religioso in generale e in particolare della realtà della fede cristiana rapportata ai suoi fondamenti biblici.
Da ciò emerge una continua necessità di confronto tra la situazione individuale e sociale dell'allievo e le implicazioni della fede cristiana.
In un confronto continuo tra la realtà individuale e sociale in cui il giovane vive e le proposte e le esigenze della fede cristiana, e viceversa tra il dato biblico e la realtà dell'esistenza umana, ci si propone di sviluppare una risposta critica dell'allievo in vista di un impegno libero e cosciente.
Documentazione
Insegnamento bilingue
Bilingue italiano-francese e italiano-tedesco
Nel secondo biennio e a determinate condizioni agli allievi interessati è offerta la possibilità di seguire un curriculum con insegnamento bilingue italiano-francese o italiano-tedesco (CLIL, “Content and Language Integrated Learning”, la fusione di apprendimento delle lingue straniere con i contenuti disciplinari non linguistici). In un certo numero di materie e per un quantitativo importante di ore-lezione settimanali, la lingua seconda (L2) è utilizzata sia come lingua di comunicazione sia come veicolo per l’apprendimento di contenuti: gli allievi vengono messi in condizione di usare realmente la L2 e il suo apprendimento diventa così una necessità concreta.
La L2 non è più solo oggetto di studio, ma è soprattutto uno strumento di comunicazione e di apertura culturale, cognitiva e personale. L’insegnamento bilingue, particolarmente importante nella realtà plurilinguistica d’oggi, si propone come un’evoluzione naturale dell’insegnamento delle lingue permettendo un’utilizzazione attiva della L2. Questa scelta curricolare si delinea come un profilo molto attuale per una scuola media superiore di un cantone di minoranza linguistica.
L’insegnamento bilingue offre la possibilità di praticare e quindi di approfondire ed esercitare le basi grammaticali, le strutture e il vocabolario della lingua seconda, gli atti di parola e i tipi di testo acquisiti durante il primo biennio degli studi in modo autentico attraverso l’immersione linguistica.
Documentazione
Progetto interdisciplinare
Il lavoro interdisciplinare per progetti persegue gli obiettivi dell’area delle scienze umane ed economiche abbandonare la logica disciplinare per approfondire lo studio di alcune grosse tematiche e favorire una maggiore interazione fra le varie discipline.
Il lavoro per progetti ha una duplice serie di obiettivi: da un lato deve concorrere alla realizzazione degli obiettivi dell’area delle scienze umane, dall’altro ha propri obiettivi specifici, legati alla sua natura interdisciplinare. Questo tipo di lavoro sviluppa necessariamente una relazione funzionale tra i diversi tipi di obiettivi e valorizza le competenze di carattere trasversale.
Al momento dell’iscrizione al quarto anno ogni allievo sceglie il corso da frequentare fra le diverse proposte.
Approfondimenti
Corsi complementari
Il Regolamento della SCC (art. 23) permette alla direzione di istituire, di regola nel secondo biennio, corsi complementari. Questa possibilità ha permesso di offrire agli studenti corsi di varia natura fra i cui introduzioni a materie non offerte fra le materie obbligatorie: lingue, ad esempio spagnolo, materie artistiche o di approfondimento culturale.
La frequenza dei corsi complementari è obbligatoria per gli allievi che si sono iscritti. La nota è iscritta sulla pagella ma non è contata nella media.
Materia opzionale
Ogni allievo, alla fine del primo biennio, sceglie la materia opzionale per il secondo biennio fra Comunicazione, Francese, Matematica applicata all’economia, Geografia e Letterature comparate.
La scelta non può essere cambiata nel passaggio dal terzo al quarto anno.
Le opzioni Comunicazione, Francese e Geografia permettono alle allieve e agli allievi interessati di proseguire con lo studio di queste discipline, che altrimenti terminano alla fine della seconda.
Le opzioni Matematica applicata all'economia e Letterature comparate costituiscono un approfondimento di temi specifici.
Il momento della scelta è importante e deve tener conto degli interessi personali, delle intenzioni dopo la maturità e dei risultati conseguiti nei primi due anni.